Sostenibilità
Il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale converge, ormai, sulla necessità di far transitare l’economia dal concetto quantitativo di crescita illimitata a quello qualitativo di sviluppo sostenibile, nel senso di efficiente sotto il profilo delle risorse, duraturo e stabile nel tempo ed equo dal punto di vista sociale.
System Consulting mette a disposizione delle imprese un team specializzato e partners qualificati a supporto di progetti di economia circolare e di trasformazione digitale: ci stiamo avviando verso un radicale cambio di paradigma, un processo ormai inevitabile supportato anche da importanti misure di sostegno e di incentivazione a favore del nostro sistema imprenditoriale. Le aziende dovranno essere pronte a cogliere tempestivamente tutte le opportunità legate a questa sfida di portata globale.
Con il Green Deal del 2019 - la strategia UE per attuare una società più giusta ed affrontare le sfide climatiche-ambientali globali nel solco dell’Agenda ONU 2030 - la Commissione europea si è posta come finalità quella di “…proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'UE, …proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi di natura ambientale, ….mettere al primo posto le persone … tributare particolare attenzione alle regioni, alle industrie e ai lavoratori” (COM(2019) 640 final). Fondamentale è il piano d’azione e di investimento specifico per l’industria europea - ancora troppo "lineare" e dipendente dal flusso di nuovi materiali estratti, smaltiti come rifiuti o emissioni ad effetto serra - che dovrà essere mobilitata per la transizione verso un'economia pulita e circolare. La transizione viene indicata come “un'opportunità per espandere un'attività economica sostenibile e che genera occupazione”.
Nel marzo 2020, la Commissione ha adottato una strategia industriale rivolta alle piccole-medie imprese, la vera spina dorsale dell’economia e della società europee (Una strategia per le PMI per un’Europa sostenibile e digitale, doc. COM (2020) 103 del 10.3.2020), per affrontare la duplice sfida della trasformazione verde e digitale: l’economia circolare (dall’eco-progettazione, alla riduzione e riutilizzo delle materie prime) e la digitalizzazione (tecnologie 4.0, infrastrutture informatiche sicure, sviluppo di competenze digitali) sono presentate come correlate e complementari nel percorso di transizione verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile in termini economici, sociali e ambientali.
Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito a NextGenerationEU, il maxi programma da 750 miliardi per il rilancio dell’economia europea colpita dalla pandemia Covid-19, prevedono che al centro dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) vi siano strategie e soglie minime d’investimento per la doppia transizione green e digitale. All’Italia spetteranno oltre 190 miliardi di euro, che per una parte consistente dovranno essere destinati a digitalizzazione e innovazione (Missione 1) e a rivoluzione verde e transizione ecologica (Missione 2).
In merito agli strumenti economico-finanziari a sostegno delle imprese italiane, il Piano Nazionale Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) su cui si fonda il Recovery Fund italiano rappresenta un’opportunità concreta per diffondere una nuova cultura imprenditoriale incentrata su questi drivers di innovazione. Studi e ricerche a livello europeo e nazionale confermano che le aziende che investono in sostenibilità hanno vantaggi nel lungo periodo sotto vari punti di vista: elevati ritorni economici, maggiore stabilità finanziaria, riduzione degli sprechi, migliore clima aziendale e brand reputation.
Accanto agli strumenti del Piano Transizione 4.0 (L. 160/2019; L. 178/2020), le imprese possono accedere a varie forme di agevolazioni e contributi attraverso bandi nazionali e regionali per supportare la transizione nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale e per l’acquisto di servizi o tecnologie 4.0.
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