Bilancio di Sostenibilità
La nuova Direttiva Europea 2022/2464/UE sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD = Corporate Sustainability Reporting Directive) ha previsto importanti novità, a partire dall’estensione dell’informativa “non finanziaria” ad un maggior numero di soggetti, che comprendono le grandi imprese e le PMI quotate. La succitata Direttiva:
- Rende obbligatoria la verifica delle informazioni di sostenibilità riportate. La normativa italiana già prevede la revisione da parte di un “soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale appositamente designato”;
- Introduce requisiti di rendicontazione più dettagliati;
- Introduce l’obbligo di attenersi ai nuovi standard europei di rendicontazione di sostenibilità che saranno emanati dalla Commissione europea con appositi regolamenti tra la metà del 2023 e il 2024.
Le differenti fasi di applicazione della CSRD:
1° gennaio 2024, con primo report a inizio 2025, per le imprese che già producono la Dichiarazione non Finanziaria (DNF), ex D. Lgs 254/2016;
1º gennaio 2025, con primo report a inizio 2026, per le grandi imprese attualmente non soggette alla DNF;
1º gennaio 2026, con primo report a inizio 2027, per le PMI quotate con una possibile esenzione dall'applicazione della Direttiva fino al 2028 e obbligo di illustrare la ragione di tale scivolamento (opt-out option). In questa categoria rientrano anche le istituzioni creditizie piccole e non complesse e anche le assicurazioni “captive”, con primo report a inizio 2027;
1° gennaio 2028, con primo report a inizio 2029, per le filiali di imprese extra UE che operano in Europa con un fatturato > a € 150 ml
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